ROBERTO GOFFI – INCANTI/DISINCANTI

Con il Patrocinio del Comune di Fubine Monferrato

Doppia Inaugurazione: domenica 11 giugno 2023

Ore 15.00 – 18.00

La Crescentina – Laboratorio per l’Arte

Strada Crescentina, 2 – Fubine Monferrato (AL)

Ore 18.00 – 20.00

Casa-Studio Roberto Goffi

Via per Cuccaro, 38 – Fubine Monferrato (AL)

Domenica 11 giugno alle ore 15.00 La Crescentina – Laboratorio per l’Arte aprirà i propri spazi al pubblico per l’inaugurazione della mostra Incanti – Disincanti di Roberto Goffi, esposizione che comprende oltre trenta opere dell’artista torinese che da molti anni vive e lavora a Fubine Monferrato. Le opere scelte per  Incanti – Disincanti rappresentano il lungo percorso di ricerca che ha condotto Goffi ad esplorare procedimenti fotografici, tecniche e materiali eterogenei con un approccio sempre sperimentale. La prima parte dell’inaugurazione si svolgerà dalle 15.00 alle 18.00 presso la Crescentina e dalle ore 18.00 in poi l’apertura della mostra si sposterà nella Casa-Studio dell’artista dove sarà possibile visitare il suo atelier con allestite le due grandi installazioni Crocifissioni in Rosa e La porta dell’Inferno, testimonianze della profonda tensione emotiva che sostiene la sua indagine.

Roberto Goffi utilizza da sempre la macchina fotografica come naturale estensione dell’occhio e della matita. Entrato nel mondo della professione, a metà degli anni Settanta ha collaborato con istituzioni culturali e case editrici, e ha insegnato all’Istituto Europeo di Design di Torino. Dalla fine degli anni Settanta, il suo obiettivo fotografico ha dedicato grande attenzione all’immagine dell’artista torinese Carol Rama con la serie di fotografie La Casa di Carol in cui ha documentato il microcosmo inquieto che ruotava intorno alla sua casa-studio e al suo lavoro.

Parallelamente all’attività professionale, Roberto Goffi ha sempre coltivato una attenta ricerca che lo ha condotto alla riscoperta e all’uso di antiche tecniche fotografiche e di materiali desueti, indagando come tematiche centrali del suo lavoro la complessità dell’immagine intesa come strumento capace di catturare il tempo e la labilità della memoria che sfugge a ogni pretesa di cristallizzazione.

L’esposizione Incanti – Disincanti raccoglie infatti oltre trenta opere che appartengono a momenti differenti del suo lavoro. I grandi dittici della serie Artifici, dove il fuori scala trasforma le tracce minute di microsistemi naturali in mappature cifrate che si contrappongono alla verità epidermica dell’anatomia della mano e del piede, anch’essi sovradimensionati, o a nuvole cumuliformi che si stagliano nel cielo, saranno allestiti nella galleria principale e faranno da contrappunto all’ambientazione intimista della sala al piano terra dove verranno presentate le opere realizzate su carta acquerello delle serie I colori del Verde e Les Roses, stampe queste ultime agli alogenuri d’argento, incorniciate con profili in ferro e accompagnate dalle poesie di Rainer Maria Rilke incise sul vetro, da cui mutuano il titolo. Saranno inoltre esposti i dagherrotipi, cassetti della memoria frutto di una profonda indagine sugli antichi procedimenti fotografici di sviluppo dell’immagine e i Marmi, opere nate come meditazioni sul valore simbolico dei monumenti realizzate con la tecnica della stampa al carbone su frammenti di marmo.

La mostra è accompagnata da un catalogo con testo critico introduttivo di Marzia Capannolo.